ATTI DELLA GIORNATA DI STUDIO AICPAM 2018

Senza categoria - 8 Gennaio 2019 @ 8 Gennaio 2019 @ 08:00 | | 0

Giornata di Studio AICPAM  2018 e di formazione riservata agli IBCLC

QUI è possibile scaricare un estratto molto dettagliato della relazione di K. Hoover, mentre nella sezione riservata del sito, sono disponibili quasi tutte le presentazioni e le slide della  giornata formativa e di quella riservata agli Ibclc.

QUI puoi trovare anche degli spezzoni di video della presentazione della Hoover, in lingua originale – (leggi tutto l’articolo QUI )

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Problematiche relative alla mamma che allatta ed al bambino appena nato, modalità di sostegno e supporto alla coppia genitoriale e alla famiglia, alimentazione vegetariana e vegana in gravidanza e allattamento. Temi delicati di cui spesso si sa poco o nulla. Temi che talvolta nemmeno gli operatori sanitari riescono ad affrontare senza un’adeguata formazione scientifica e pratica.

Se ne è parlato alla VII Giornata di Studio AICPAM (Associazione Italiana Consulenti Professionali in Allattamento Materno) organizzata a Roma il 16 e 17 novembre 2018 con la partecipazione di relatori di fama internazionale come Katleen L. Hoover (BA, M Ed, IBCLC, RLC, FILCA – Lactation Consultant to the Riddle Hospital – Media, Pennsylvania Usa, Co-autrice del libro “The Breastfeeding Atlas”) e altri relatori italiani che hanno contribuito ad arricchire le conoscenze dei partecipanti al convegno. Tra questi Valentina Rovelli medico del partimento di Scienze della Salute dell’Università degli Studi di Milano, Martina Carabetta consulente IBCLC, Antonella Sagone psicologa e IBCLC e Astrid Di Bella, consulente in pronto soccorso emozionale

La dieta vegetariana e vegana in gravidanza e allattamento.

Cosa comporta la scelta di un’alimentazione vegetariana o vegana in gravidanza e allattamento?

Spesso abbiamo sentito dire che durante la gravidanza o l’allattamento non sia adeguato condurre un’alimentazione vegana o vegetariana e che bisognerebbe invece nutrirsi anche di proteine di origine animale. Questo perché una dieta completa potrebbe difendere sia la mamma che il neonato da una possibile carenza di vitamina B12.

Ma cosa dicono gli esperti in merito?

In Italia – ha spiegato Valentina Rovelli del dipartimento di Scienze della Salute dell’Università degli Studi di Milano – il 7% della popolazione ha scelto una dieta vegetariana. Parliamo di quasi 5 milioni di persone che hanno scelto di approcciarsi ad una dieta vegetariana o vegana per questioni di salute ed è fuor di dubbio che tale scelta abbia dei risvolti positivi assolutamente incontrovertibili”.

Se ben pianificate ed equilibrate infatti, le diete vegetariane e vegane, possono essere appropriate per tutte le fasce di età, anche in gravidanza e allattamento e la crescita di bambini vegetariani o vegani risulta simile a quella di bambini onnivori. Al contrario invece, regimi vegani o vegetariani non controllati o non correttamente seguiti, possono esporre sia la madre durante la gravidanza e allattamento, sia il bambino al rischio di carenze di vario tipo.

Gli esperti raccomandano infatti di tenere sotto controllo tutti i nutrienti critici come la vitamina B12, la vitamina D, il ferro, lo zinco e lo iodio.

Alimentazione complementare senza stress

La ESPGHAN (European Society for Paediatric Gastroenterology Hepatology and Nutrition) – sconsiglia la scelta di una dieta vegetariana o vegana in gravidanza, non perché  queste siano carenti o pericolose dal punto di vista nutrizionale ma solo perché il rischio di condurre una dieta sbagliata è molto alto.

“Ma il rischio di condurre una dieta sbagliata a livello nutrizionale abbraccia a 360° tutti i tipi di diete, anche quella onnivora – sottolinea Antonella Sagone durante la sua sessione “Alimentazione complementare senza stress”.  Ecco perché è fondamentale educare ad una corretta alimentazione, specialmente nella fase dell’introduzione dei cibi solidi, mantenendo l’allattamento al seno che noi sappiamo essere protettivo contro fenomeni come l’obesità”.

L’Italia detiene purtroppo il primato europeo per il più alto numero di bambini obesi e in sovrappeso già in età prescolare e secondo una indagine svolta dal Ministero della Salute, più di un terzo dei genitori dei bambini non percepisce il problema. “Ecco perché – ha spiegato Martina Carabetta  – è importante la gradualità ed il rispetto delle capacità di autoregolazione del bambino che sono le basi per una crescita alimentare serena e gratificante”.

Al di là del tipo di dieta l’introduzione dei cibi soliti, dopo il 6° mese di vita (così come raccomandato dall’OMS) può essere effettuata senza stress se il cibo solido è proposto in complementazione e non in sostituzione del latte materno o del suo sostituto.

Allattamento efficace e non efficace

Quali sono statisticamente le ragioni per cui le mamme decidono di smettere di allattare?

La prima è sicuramente la percezione che la mamma ha di non avere abbastanza latte quando in realtà ne ha.   Il dolore ai capezzoli che è una causa molto comune e la terza che è la difficoltà per il bambino durante l’attacco al seno.

Katleen L. Hoover IBCLC con oltre 40 anni di esperienza come consulente in allattamento e formatrice del personale sanitario negli ospedali americani, ha parlato di queste problematiche ma soprattutto ha spiegato come intervenire per sostenere la mamma ed il bambino dopo il parto. Grazie ad una carrellata di immagini, alcune delle quali anche molto suggestive la Hoover ha mostrato passo dopo passo come l’operatore sanitario può intervenire per assicurarsi che quel determinato allattamento sia davvero efficace e funzioni.

Oltre all’aiuto e al sostegno in ospedale – ha detto la Hoover – non è da sottovalutare il sostegno alla mamma dopo le dimissioni. La mamma va aiutata, sempre, sia con il bambino che con le faccende di casa.

Accudire un neonato, tirarsi il latte, gestire la casa e eventualmente altri bambini piccoli è un lavoro enorme che la mamma non può affrontare da sola senza avere conseguenze negative. Per cui è importante che ci siano altri adulti ad aiutarla e supportarla. È importante quindi anche saper indentificare la figura professionale che può fare la differenza per quella mamma”.

Dolore in allattamento. È normale?

Cosa accade in una relazione di allattamento quando la mamma presenta problemi ai capezzoli, quando cioè il dolore ostacola e impedisce la buona riuscita di un allattamento?

Abbiamo spesso sentito dire: “È normale avere dolore quando si allatta, specie con il primo figlio”.

Allora perché il dolore ai capezzoli viene classificato come la seconda causa di interruzione dell’allattamento?

Si tratta infatti di un’affermazione superficiale ed errata che veicola un messaggio sbagliato alla mamma.

“Un fastidio o un dolore iniziale molto breve tra il 3° e il 5° giorno di allattamento– spiega la Hoover – può essere anche normale. Quando è sopportabile, occasionale e non dura più di 20 secondi, la maggior parte delle volte si risolve da solo. Ma se il dolore dura più di 20 secondi e soprattutto si acuisce, allora bisogna intervenire”.

Con il passare del tempo e con il dolore che aumenta sempre di più, la mamma si sente incapace di intervenire e soprattutto incapace di trovare sollievo in un gesto che non dovrebbe essere doloroso.

Aicpam, un nuovo Consiglio Direttivo per il 2019/2022

Nella due giorni formativa a Roma, si è svolta anche l’annuale assemblea dei soci, che quest’anno è stata impegnata nel rinnovo delle cariche elettive del proprio Consiglio Direttivo. Confermato il Presidente dr.Gerardo Chirichiello, la vicepresidente Miriam Lelli, la tesoriera Graziella Granata, e le consigliere Silvia Colombini e Giuliana Panero. Mentre entrano per la prima volta in carica Arianna Parodi, Brunella Ravera e Marina Baldan.  Vengono illustrate le azioni svolte nel triennio precedente e si annunciano quelle in previsione per il futuro, prima tra tutte la presenza e organizzazione del prossimo convegno Elacta in Italia nel 2020.  Viene proposta anche l’erogazione di una borsa di studio intitolata ad Ersilia Armeni e distribuite cariche ed impegni tra i membri del nuovo direttivo. Si ringraziano Regina Masaracchia e Francesca Alberti per la loro precedente collaborazione.

Annarita Carbone e Silvia Colombini